Che spettacolo penoso ieri sera a La7! Santoro con il broncio come un bimbo capriccioso che piagnucola su un Berlusconi che esce trionfante dalla trasmissione perchè ha vinto la scommessa di non aver abbandonato lo studio. Che squallore! Non ci sono nè vinti nè vincitori, entrambi escono sconfitti da un confronto che ci aspettavamo di ben più alto livello, ma tant'è, in televisione vige la legge dell'audience ed è questo quello che conta davvero per Santoro e Berlusconi che sono felici del risultato conseguito, 8.670.000 spettatori pari a uno share del 33,58%. Dati tecnici, dati di servizio pubblico come l'omonima trasmissione di Santoro che tutto sembra fuorchè pubblico, anzi appare come un servizio privato dove due persone duellano per affermare la propria supremazia sull'altro a discapito di chi ha creduto di vedere l'ex premier sconfitto dal conduttore e da Travaglio, ovvero il diffamatore professionista, così apostrofato da Berlusconi che si è difeso come un vecchio leone, dimostrando grande tempra fisica e intellettuale e lasciando, con una espressione da babbeo Travaglio e facendo scappare la pazienza ad un alterato Santoro che cercava di difendere il suo pupillo giornalista. La puntata ha avuto una prima parte che vedeva il conduttore in pole-position sull'ex presidente che, continuamente zittito e con scarsa possibilità di replica alle accuse, lasciava trasparire una certa insofferenza celata da apparenti battute ironiche rivolte a Santoro:"Ma lei ha fatto l'Università o le serali?". Una battuta infelice, come quelle che sa fare il signor B e alle quali siamo ormai abituati, ma il conduttore ha incassato rispondendo a tono, tanto che si pensa che questo siparietto fosse stato già deciso a tavolino a uso e consumo di noi poveri spettatori ignari che ci aspettavamo il "sangue" ed invece, abbiamo assistito a più riprese a varie strette di mano tra i due (ex) duellanti. Nella seconda parte, Berlusconi rimonta rubando la scena a tutti, da grande prima donna qual'è e, spolverando la sedia dove prima vi era seduto Travaglio e con un sorriso a 47 denti, rimprovera chi non ha il senso dell'umorismo. Quindi, lascia lo studio tra gli applausi e va via con una espressione soddisfatta dicendo ad alcuni giovani tra il pubblico: "Non vi fate infinocchiare da questi qui". Da che pulpito viene la predica!!!
Antonella Di Pietro©Tutti i Diritti Riservati
2 Commenti
Beh si sa, la televisione è un grosso baraccone, e viene usata principalmente per scopi politici di propaganda, specie in periodi preelettorali come questi. Berlusconi, vecchio volpone della comunicazione, lo sapeva bene, e si è comportato da par suo, attingendo al suo repertorio di battute e di grandi sorrisi ironici. Santoro, invece, al solito, ce l'ha messa tutta per arrabbiarsi, e a volte arrampicarsi sugli specchi, attingendo al solito salvataggio in corner dell'interrompere spesso i suoi ospiti, a lui congeniale, sicuramente motivando ciò con i tempi obbligati della trasmissione.
RispondiEliminaTravaglio ha avuto un siparietto tutto a lui dedicato da Berlusconi, che ha smascherato certi giochi e dichiarazioni cui alcuni giornalisti non possono rinunciare, se non vogliono fare notizia e scalpore. E Travaglio, per questo, ha dovuto, in base a precise sentenze, pagare di tasca propria. La sua faccia, mentre Berlusconi leggeva, non era certo della più serene.
Alla fine il comunicatore vincente mi è parso Berlusconi, e la trasmissione mi è sembrata molto più ridimensionata di altre volte, quando erano presenti ospiti sicuramente nel carisma più deboli.
Lo "spettacolo" comunque, mi è parso, allo spegnimento della TV, molto misero e sconcertante. Il duello verbale era sembrato più un fatto personale che pubblico, fra Santoro e Berlusconi.
Ma questa è la TV che si fonda sul successo dell'ascolto!
Ci meritiamo davvero questo tipo di televisione?
Cesare
Ho visto la parte finale della trasmissione,non ho sentito Travaglio,ma certe sceneggiate potrebbero essere risparmiate ai telespettatori.
RispondiEliminaDa quello che ho visto...un mediocre a Santoro ed un pessimo a Berlusconi.
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