“Bisogna sempre essere ubriachi. Tutto qui: è l’unico problema. Per non sentire l’orribile fardello del Tempo che vi spezza la schiena e vi piega a terra, dovete ubriacarvi senza tregua.
Ma di che cosa? Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare. Ma ubriacatevi.
E se talvolta, sui gradini di un palazzo, sull’erba verde di un fosso, nella tetra solitudine della vostra stanza, vi risvegliate perché l’ebbrezza è diminuita o scomparsa , chiedete al vento, alle stelle, gli uccelli, l’orologio, a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a tutto ciò che scorre, a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, chiedete che ora è: e il vento, le onde, le stelle, gli uccelli, l’orologio, vi risponderanno:
- E’ ora di ubriacarsi! Per non essere schiavi martirizzati dal Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.”
Charles Baudelaire, tratto da “Lo Spleen di Parigi”, poemetto in prosa XXXIII
2 Commenti
Ubriacarsi...forse, essere consapevoli della propria passione per sentirsi dentro è ancora meglio. Il tempo, il mio tempo, non mi martorizza "scorre" solo alla velocità della luce e allora non mi basta pensare al futuro, a ciò che voglio fare della mia vita, perchè mi accorgo che è già passata e devo riprogrammare sempre tutto di nuovo e nel porgermi alla nuova vita e agli avvenimenti inaspettati sono sempre sobria ma emozionata
RispondiEliminaGrazie Tamango, un bacio <3
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